Il succo di Aloe può favorire la cura del cancro. E in alcuni casi può addirittura bloccarlo. Le ricerche mediche e le testimonianze ormai sono numerose. AloeTerapia.it ha pubblicato diversi articoli sull’argomento. Ad esempio: gli studi dell’oncologo Paolo Lissoni in questo articolo, oppure le testimonianze di due malati di cancro guariti grazie al succo di Aloe e intervistati da una nota trasmissione televisiva (qui l’articolo), E dunque, se allora è vero che il succo di Aloe – grazie alle sue numerose sostanze nutritive e in particolare alla presenza di acemananno – aiuta a curare e guarire il cancro, perché i medici e le strutture sanitarie non diffondono l’uso terapeutico di questa pianta?
Il problema è il potere economico. Le principali case farmaceutiche hanno un interesse enorme nel mantenere in vita la terapia chemioterapia, che costa tantissimo ai pazienti e alle strutture sanitarie. Ecco un esempio di costi:
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro.
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina associata a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00 euro
- Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Carboplatino (TAX 326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro.
Sono cifre astronomiche, che giustificano l’uso di farmaci chemioterapici in grande quantità, anche se è noto che sono pericolosi e indeboliscono il sistema immunitario. Un malato di cancro che si sottopone a chemioterapia si sente stanco, senza forze, reagisce male agli stimoli. Un malato di cancro sottoposto a chemioterapia e beve contemporaneamente il succo di aloe, reagisce invece in modo diverso e con più energia (vedi sempre articolo sulla ricerca dell’oncologo Lissoni dell’ospedale di Monza). E’ una triste realtà, ma va va detta. I fatturati impressionanti della case farmaceutiche giustificano l’occultamento delle proprietà benefiche del succo di Aloe nella lotta ai tumori. Tanto per fare un esempio, tra le prime 15 case farmaceutiche mondiali, ben 8 sono americane (grafico sotto). E fatturano cifre da capogiro, producendo anche farmaci chemioterapici.
Nel biennio 2014-2015 in America sono stati messi sul mercato 46 nuove medicine per la cura del cancro. Un americano su due si ammala di tumore e la sua spesa media annuale è di 12.500 dollari (fonte American Cancer Society). Nel complesso, negli Stati Uniti la spesa farmaceutica per la cura del cancro è di oltre 100 miliardi di dollari. E chi beneficia di questo torrente di denaro? Le case farmaceutiche. Eppure loro stesse conoscono benissimo per proprietà anti-tumorali del succo di Aloe, che tra l’altro costa poche redine di euro, ma nessuno dei loro medicinali utilizza le proprietà di questa pianta della salute. Perché? Come mai? L’Aloeterapia è efficace in molti casi di tumore ed esistono numerose testimonianze, eppure…
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